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Legge di Bilancio 2017 approvata del Senato: ecco le misure per imprese e tecnici e cittadini

Scritto il 15/02/2017
Legge di Bilancio 2017, dopo l’approvazione del Senato ecco tutte le principali misure: incentivi per l’edilizia, partite Iva e altro La Legge di Bilancio 2017, contenente le misure necessarie a conseguire gli obiettivi programmatici di finanza pubblica, è stata approvata dal Senato il 7 dicembre 2016. La legge, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2017, prevede una serie di misure in materia di fisco, pensioni, famiglia, sanità e cultura. Ecco una sintesi dei provvedimenti approvati. Adeguamenti sismici La manovra introduce la detrazione del 50% per gli interventi antisismici su edifici localizzati nelle zone ad elevata pericolosità per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021. La detrazione massima prevista è per un importo complessivo pari a 96.000 euro per ogni anno. L’agevolazione si applica sugli immobili adibiti ad abitazione e ad attività produttive ed è ripartita in 5 rate annuali di pari importo. Può essere elevata fino all’80% se gli interventi realizzino un miglioramento della classe di rischio sismico. Nel caso di interventi antisismici sulle parti comuni degli edifici la detrazione viene elevata fino all’85%, a seconda del miglioramento della classe di rischio. Tra le novità vi è anche la possibilità di cedere il credito derivante dalla detrazione per gli interventi nelle parti condominiali ai fornitori che hanno effettuato l’intervento. Riqualificazione energetica Viene riconosciuta, anche alle spese sostenute nel 2017 per interventi di riqualificazione energetica, la detrazione fiscale del 65% da suddividere in 10 rate annuali. Inoltre si dispone la proroga al 31 dicembre 2021 della detrazione per interventi di efficienza energetica realizzati nelle parti comuni degli edifici condominiali. In questo caso il bonus fiscale può raggiungere anche il 75% qualora gli interventi siano di ampia portata e consentano di migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva. La detrazione si applica su un ammontare complessivo di spesa non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. Le detrazioni sono fruibili anche dagli Istituti autonomi per le case popolari. Ristrutturazione immobili La detrazione Irpef del 50% da scontare in 10 quote annuali nella dichiarazione dei redditi viene prorogata alle spese per le ristrutturazioni edilizie sostenute nell’anno 2017. La detrazione massima, anche in questo caso è fino a 96.000 euro per unità immobiliare. Viene prorogata anche la detrazione fiscale del 50% sull’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici di classe energetica elevata. La detrazione è riconosciuta su spese sostenute nel 2017 fino a 10.000 euro, destinati all’arredo degli immobili oggetto di ristrutturazione. Si sconta in 10 rate annuali. Sostegno alle Pmi (Piccole e medie imprese) Il provvedimento proroga la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’ che prevede finanziamenti per impianti e beni strumentali. Tra le misure a favore delle PMI vi è anche il rifinanziamento per 900 milioni per il 2017 del Fondo di garanzia. Sono anche previste, a decorrere dal 2017, maggiori agevolazioni all’investimento in start-up e PMI innovative e a vocazione sociale. Ricerca e sviluppo Il credito di imposta sulle spese che rientrano in questa categoria viene potenziato passando dal 25% al 50% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in ricerca e sviluppo realizzati nei 3 anni precedenti. L’importo massimo del beneficio annuale passa da 5 milioni e 20 milioni. Super e Iper ammortamento La manovra proroga il super-ammortamento del 140% sull’acquisto di beni strumentali nuovi al 31 dicembre 2017 o fino al 30 giugno 2018, a condizione che entro il 31 dicembre 2017 l’ordine di acquisto sia stato accettato dal venditore e sia stato pagato almeno fino al 20%. Per favorire i processi di innovazione in chiave ‘Industria 4.0’ è prevista una maggiorazione dell’ammortamento al 250%, il cosiddetto Iperammortamento per gli investimenti in economia digitale. Pir (Piani individuali di risparmio) Con la Legge di Bilancio vengono introdotti i Piani individuali di risparmio (PIR). L’obiettivo del provvedimento è di canalizzare il risparmio delle famiglie verso investimenti produttivi di lungo termine, favorendo in questo modo la crescita del sistema imprenditoriale italiano. I risparmiatori, persone fisiche, che indirizzano le loro risorse verso strumenti finanziari di imprese industriali e commerciali italiane ed europee radicate nel territorio italiano, beneficeranno di un incentivo fiscale importante: esenzione dalle imposte dei proventi derivanti da tali investimenti. Per accedere all’agevolazione è necessario mantenere l’investimento per almeno 5 anni. Visto per investitori Viene introdotta una disciplina in materia di immigrazione che faciliti l’attrazione di investimenti in Italia. Verrà rilasciato un visto e il relativo permesso di soggiorno alle seguenti figure: a chi investe nel capitale di un’impresa italiana almeno 1 milione di euro a chi acquista titoli di Stato per almeno 2 milioni di euro (con obbligo di mantenere l’investimento per minimo 2 anni) chi effettua una donazione nel settore della cultura o della ricerca scientifica per un importo non inferiore ad 1 milione di euro Rientro “Cervelli in fuga” La manovra rende permanente l’agevolazione fiscale per favorire il rientro in Italia di docenti universitari e ricercatori residenti all’estero, che altrimenti si sarebbe esaurita nel 2017. Con l’agevolazione i redditi percepiti sono tassati per il 10% del totale, mentre il restante 90% è esente. Lo sconto fiscale spetta per l’anno d’imposta in cui il ricercatore diviene residente più i successivi 3. A partire dal 2017, inoltre, i lavoratori ad alta specializzazione o manager che trasferiscono la residenza in Italia e si impegnano a rimanervi, non verseranno le imposte sul 50% del reddito prodotto nel nostro Paese. Il beneficio è esteso anche ai cittadini di Stati diversi da quelli appartenente all’Unione Europea, con i quali siano in vigore convenzioni sullo scambio di informazioni in materia fiscale. Ape (anticipo pensionistico) A decorrere dal primo maggio 2017, in via sperimentale fino a 31 dicembre 2018, è istituito l’anticipo pensionistico (APE). Tale misura consente di lasciare il lavoro anticipatamente ai soggetti con almeno 63 anni di età e 20 anni di contributi e che maturano il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi. L’anticipo pensionistico viene erogato da un istituto finanziatore in quote mensili. La domanda deve essere presentata all’INPS. La restituzione del prestito avviene dal momento in cui si matura il diritto alla pensione, con rate mensili e per 20 anni. Il prestito è coperto da una polizza assicurativa obbligatoria. La durata minima dell’APE è pari a 6 mesi. Nuova salvaguardia e lavoratori precoci È prevista una nuova salvaguardia per oltre 25.000 soggetti che potranno andare in pensione con le regole antecedenti la riforma Fornero. Dal primo maggio 2017 i lavoratori che hanno almeno 12 mesi di contributi per periodi di lavoro effettuati prima del raggiungimento del diciannovesimo anno di età e che si trovano in condizioni di difficoltà – sono in disoccupazione, assistono un familiare disabile, hanno una riduzione della capacità lavorativa – possono andare in pensione con 41 anni di contributi, quindi anticipatamente rispetto al requisito della legge Fornero. Quattordicesima La quattordicesima aumenta mediamente del 30% per le pensioni fino a 750 euro al mese. Viene estesa ai pensionati con reddito fino a 2 volte il minimo Inps (circa 1.000 euro). Ape sociale L’anticipo pensionistico (APE) sociale è una ‘prestazione ponte’ che si rivolge alle categorie di lavoratori in condizioni di difficoltà con almeno 30 anni di contributi versati: disoccupati privi di ammortizzatori sociali invalidi fino al 75% coloro che assistono familiari gravemente disabili Possono accedere all’APE sociale anche i lavoratori impegnati in attività particolarmente pesanti e impegnative con almeno 36 anni di contributi. Questi soggetti riceveranno un assegno parametrato alla pensione ma fino ad un massimo di 1.500 euro. Terminato il periodo ‘ponte’ di 3 anni e 7 mesi percepiranno la pensione. No tax area Nella Legge di bilancio è prevista una riduzione del prelievo fiscale per i pensionati. Viene allargata la platea di coloro che possono beneficiare della cosiddetta “no tax area”, il reddito minimo non tassabile. Tutti i pensionati, indipendentemente dall’età, non versano l’Irpef se hanno un reddito complessivo fino a 8.000 euro. Salario di produttività Viene potenziato lo sgravio fiscale per la quota di salario relativa al premio di risultato. L’ammontare del premio passa da 2.000 euro a 3.000 euro. Viene innalzata da 50.000 euro a 80.000 euro la soglia massima di reddito per poter beneficiare dell’agevolazione. Contributi lavoratori autonomi Dal 2017 per i lavoratori autonomi titolari di partita Iva e iscritti alla gestione separata, che non siano iscritti ad altre gestioni previdenziali, è stabilita la riduzione dell’aliquota contributiva al 25%. Studenti e apprendisti Con la legge di bilancio 2017 è previsto l’esonero contributivo alle imprese che assumono, a tempo indeterminato studenti che hanno svolto: periodi di “alternanza scuola-lavoro” periodi di apprendistato L’esonero, valido per i contratti sottoscritti dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018, si applica per 3 anni. Vengono esclusi i premi e contributi dovuti all’Inail, nel limite massimo di un importo pari a 3.250 euro su base annua. Ires e Iri Nel 2017 scatterà la riduzione dell’aliquota IRES (imposta sul reddito delle società) dal 27,5% al 24%. L’IRI (reddito di impresa degli imprenditori persone fisiche) viene assoggettato all’aliquota del 24%, la stessa dell’IRES. Canone Rai Dal 2017 il canone RAI passerà da 100 a 90 euro annui. Irpef agricola Per il triennio 2017-2019 viene abolita l’‘Irpef agricola’. Con la nuova manovra i redditi dominicali e agricoli non concorrono alla base imponibile Irpef di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Partite Iva Dal 2017 l’aliquota contributiva pensionistica per i lavoratori autonomi titolari di partita Iva e iscritti alla gestione separata (e che non siano iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria) si abbassa al 25%. La riduzione è di 4 punti percentuali in meno per l’anno 2017 e 8 in meno per il 2018. Rispetto al livello del 2016 l’aliquota si riduce di 2 punti percentuali. Accise, Iva e tributi locali La manovra prevede la proroga per tutto il 2017 del blocco degli aumenti dei tributi e delle addizionali. Pubblico impiego Per il settore sono stanziati complessivi 1,9 miliardi per il 2017 e 2,6 miliardi per il 2018. Le risorse sono destinate a: i rinnovi contrattuali e ai miglioramenti economici dei dipendenti delle amministrazioni statali alle assunzioni di personale a tempo indeterminato nella amministrazioni dello Stato, compresi corpi di polizia, Vigili del fuoco, agenzie fiscali Viene anche prorogato al 2017 il bonus di 80 euro al personale non dirigenziale dei corpi di polizia, vigili del fuoco e forze armate per le attività legate alle accresciute esigenze di sicurezza. Sostegno alla natalità La manovra prevede un contributo di 800 euro per i nuovi nati, o per i bambini adottati, dal 1° gennaio 2017. L’aiuto è complementare al cosiddetto “bonus bebè” che viene confermato per affrontare le prime spese. Il contributo può essere chiesto dalla futura mamma dalla fine del settimo mese. È previsto anche un aiuto per l’iscrizione all’asilo, sia pubblico che privato, per un massimo di 1000 euro l’anno. Tale sostegno riguarderà i bambini nati dal 1° gennaio 2016 fino a tre anni di età. Inoltre il voucher babysitter da 600 euro viene rifinanziato. Viene prorogato per il 2017 e il 2018 il congedo obbligatorio per il padre lavoratore: 2 giorni nel 2017 4 giorni nel 2018
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